INEVITABILMENTE, IL GRANCHIO BLU

Set 12, 2023 | Primi, Ricette e storie | 0 commenti

due esemplari maschi

L’ho visto, l’ ho comprato. Ho pensato: lo cucino come lo avrebbe cucinato mio padre.

Vivo: tutti i crostacei devono esserlo.

Dovevo assaggiarlo. Tutti ne parlano, bene e male. Dal momento che è una specie aliena dalle nostre parti, essendo orinario delle coste Americane e che è pure un predatore invasivo e per ora inestirpabile – mangia tutto praticamente, mettendo a rischio aziende ittiche di vario tipo -, sembra che la cosa migliore da fare sia cibarsene.

Non so quanto questa soluzione sia efficace: dovremmo mangiarlo tutti i giorni e non sarebbe sufficiente a debellarlo.

Avevo due granchi medio-piccoli, per cui non valeva la pena aprirlo e scavare tra le cartilagini per raccoglierne la poca polpa. Li ho quindi tagliati a pezzi, avendo cura di spezzare le chele e le zampe più grosse per facilitare l’estrazione della carne una volta cotti.

Olio extra vergine di oliva, aglio e prezzemolo tritato, qualche goccia di vino bianco, un coperchio e la cottura è partita con tutti gli ingredienti a crudo.

In questo modo si è cotto in maniera delicata senza prendere il sapore forte di olio cotto. Pochi minuti e quando ha cambiato colore ( eh, sì, diventa rosso anche lui), ho aggiungo il pomodoro. Ho rimesso il coperchio e cotto per pochi altri minuti.

Intanto la pasta era già in cottura: corta, per non ammattire più de necessario, visto che già il granchio è una bella impresa.

C’è voluta una buona mezz’ora per passare da “così a così”, nonché l’aiuto di alcuni piccoli utensili.

forchettina a due rebbi da una parte, paletta dall’altra

Il sapore? delicato.

Mio padre avrebbe usato pannocchie ( spernocchie canocchie: hanno mille nomi. Voi come le chiamate?) oppure scampi o una grande granceola, che dalle mie parti si chiama “margherita”. Tutti crostaci dal sapore ben più deciso del granchio blu, ma, se si deve salvare il pianeta dai granchi…

A invogliare, oltre la curiosità, è anche il loro costo: una media di 8 euro al chilo.

Provate!

Autrice

Marcella Ansaldo

Originaria dell’ Isola del Giglio, ha fondato e dirige, con simpatia, passione ed energia, la scuola di cucina Gigliocooking a Firenze.

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